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Comune di Sant'Apollinare

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  • Comune di Sant'Apollinare
  • Piazza Municipio n.4 - 03048 (FR)
  • Tel.: 0776.915036
  • Fax: 0776.915604
  • Sito internet: http://www.comune.santapollinare.fr.it
  • Sindaco: Enzo Scittarelli
  • P.IVA: 01971570609

IMG133557.jpg Il Comune di Sant'Apollinare è un comune che si colloca nella parte sud della provincia di Frosinone, nell'area vicino al comune di Cassino, in quella zona denominata "Valle dei Santi".

La popolazione residente è di 1.950 abitanti (968 maschi e 982 femmine). L'altitudine è di 56 m s.l.m. e ha una superficie di 17,4 Km quadrati.

Il comune è situato nella bassa valle del Liri a breve distanza dalla destra del fiume omonimo. Tale fiume attraversa il territorio comunale e sul suo confine, in località Giunture, si congiunge col fiume Gari prendendo poi il nome Garigliano e tracciando da qui in poi il confine tra Lazio e Campania.

Il paese è raggiungibile in auto percorrendo l'autostrada del Sole:
- da Roma: A1 (Milano-Napoli) uscita Cassino. Superstrada Cassino-Formia direzione Formia - uscita S. Angelo in Theodice - S.P. dei Santi per S.Apollinare (circa Km 12);
- da Napoli: A1 (Napoli-Milano) uscita S. Vittore del Lazio. A destra direzione Rocca d'Evandro bivio per S.Ambrogio sul Garigliano. S.P.dei Santi per S.Apollinare (circa Km 12).

L'area del comune di Sant'Apollinare, in epoca romana, faceva parte del Latium. Nel corso del  XIX secolo si sono rinvenute diverse iscrizioni di epoca romana, forse provenienti dall'antica città di Interamna Lirenas.
L'abate di Montecassino, Gisolfo (796-817) fece costruire su di un colle denominato Albianus (il termine deriva dal colore delle greggi che vi pascolavano) una cella dedicata al santo ravennate Apollinare (vescovo e martire) e vi fece impiantare stabilmente alcuni monaci benedettini. Successore di Gisolfo fu l'abate Apollinare che evidenziò particolare attenzione per la cella, che divenne al tempo stesso anche una “curtis” (minuscolo centro amministrativo dei beni ricavati dalla terra). Con il nuovo sistema economico "curtense", in ogni cella si concretizzava la regola benedettina dell' "Ora et Labora".

Nacque così il primo nucleo di Sant'Apollinare costituito dalla chiesa, da locali per i monaci e da depositi per i beni prodotti dai coloni. Pochi anni dopo l'insediamento subì devastazioni da parte di saraceni e ungari, tali da dover essere riedificato. Si radunò quindi attorno al sito parte della sparsa popolazione della valle, che si adoperò per fortificare l'abitato. Venne eretto il castello. Una delle torri di quel castello è rimasta intatta e domina la pianura dove il Liri diviene Garigliano.

Nell'Alto Medioevo il comune entrò a far parte della Terra di San Benedetto. Nella tenuta del Cavaliere Di Cicco (Casino Di Cicco)  sono custodite le reliquie di San Benedetto, Santa Scolastica e Sant'Andrea Apostolo.

Dalla conquista normanna, divenne parte della “Terra di lavoro"  del Regno di Sicilia, poi Regno di Napoli e Regno delle Due Sicilie (fino al 1861). Dopo l'Unità d'Italia venne a far parte della Campania e dal 1927, con l'istituzione della provincia di Frosinone, venne  trasferita nel Lazio.

Durante la  Seconda Guerra Mondiale il paese venne a collocarsi lungo la Linea Gustav. La liberazione di Sant'Apollinare avvenne il  13 maggio 1944 nell'ambito dell'"Operazione Diadem" (l'assalto decisivo che doveva portare gli Alleati a Roma). Sempre presso il "Casino Di Cicco", vi sono testimonianze sulla Seconda Guerra Mondiale e sul passaggio del maresciallo "Kesserling".

Il territorio comunale offre interessanti percorsi naturalistici: quello pedemontano che porta fino a Vallemaio, quello che costeggia il  fiume Liri sul lato destro, dove si può percorrere una pista ciclabile, e quello che raggiunge il Montebarruzza e che consente di ammirare la valle del Liri sottostante e di raccogliere belle immagini della flora e della fauna presente.

Nella valle ci sono ampie piantagioni di pioppi che giunti a maturazione vengono avviati all'industria cartaria e/o all'industria del legname.
Gli abitanti, in parte lavorano presso lo stabilimento FIAT di Cassino, in parte sono dediti ad attività artigianali (nel settore del legno, del ricamo, del marmo).

L'adesione del Comune a SER.A.F. è stata approvata dal Consiglio Comunale a fine del 2009 (n. 25 del 30/09/09) ed il protocollo d'intesa è stato siglato dal sindaco Enzo Scittarelli il 29 di dicembre 2009.


Il Comune partecipa ai seguenti progetti:

- SEAN

- SUAP

- SPERIMENTA