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Comune di Sant'Elia Fiumerapido

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Sant'Elia Fiumerapido è un comune di più di 6000 abitanti, associato a SER.A.F. e posto nel territorio della Valle del Liri.

Il nome di Sant'Elia è menzionato per la prima volta nel “Chronicon Casinense” all'epoca delle devastazioni saracene (867). In epoca romana, Sant'Elia era compreso nel territorio di Casinum e la storia del paese si lega strettamente a quella di Montecassino. L'attuale insediamento di Sant'Elia Fiumerapido risale all'anno 990 allorché l'Abate Mansone di Montecassino vi localizzò il nuovo centro abitato e fortificato, cui diede il nome di Sant'Elia dalla omonima chiesetta esistente nella pianura del fiume Rapido ed andata distrutta.

In località Valleluce sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo, la cui storia si intreccia con quella dell'antico monastero benedettino di S. Angelo, nel quale dimorarono S. Nilo e S. Tommaso.

Sulle colline e nelle campagne circostanti vi sono tracce inequivocabili di un passato più remoto, nel quale ci sono resti della popolazione italica dei sanniti: mura poligonali di epoca pre-romana (sec V-IV a.C.); resti dell'acquedotto romano che da Valleluce alimentava i serbatoi della antica Casinum; epigrafi latine, resti di colonne e frontoni di edifici, i ponti di Sant'Elia Vecchio e Ponte Lagnaro.

Il secondo conflitto mondiale coinvolse direttamente il territorio di Sant'Elia Fiumerapido, in quanto si trovava lungo la linea Gustav. Per tale motivo il Comune è stato insignito della Medaglia d'argento al merito civile. Sono ancora visibili anche i fortini tedeschi.

Di particolare interesse naturalistico è la zona dei Monti Bianchi, una delle aree più selvagge del territorio nazionale

Progetti in cui il Comune è coinvolto: 

PANORAMI DELLA PACE