Progetti

Convegno "Comunità Educante, Cittadinanza e Legalità"
19 Dicembre 2014
Al convegno, organizzato dall'amministrazione comunale presso il teatro comunale di Fiuggi il 19 dicembre, interviene l'Assessore regionale, dott.ssa Concettina Ciminiello, il prefetto di Frosinone, Emilia Zarilli, invia una nota di compiacimento.
L'occasione era veramente importante perché l'incontro serviva per rappresentare i risultati di un progetto che ha riguardato la ristrutturazione di due locali portati via alla delinquenza e affidati dalla Regione Lazio all'Amministrazione comunale (progetto Coraggio) e la preparazione di operatori e fruitori di una cooperativa sociale che segue persone con alcune inabilità a servirsi dei locali rinnovati e opportunamente attrezzati per piccole lavorazioni artigianali (progetto Reagisco).
I due progetti hanno un valore simbolico di grande spessore educativo perché consente di acquisire la consapevolezza che si può reagire contro l'illegalità e si può trovare comunque un impiego socialmente utile anche per persone che presentano delle inabilità fisiche o mentali.
Se ne è compiaciuta la presidente della Cooperativa, la dott.ssa Maddalena Maggi, che si è augurata la diffusione di tale approccio anche ad altre situazioni e ad altri progetti del genere.
Il prof. Renato Di Gregorio di Impresa Insieme, che ha seguito metodologicamente lo sviluppo dei due progetti, ha collegato questo intervento a quelli che hanno riguardato lo stesso tema nelle tre province laziali e ha segnalato che alcuni fenomeni sono oramai così comuni che sollecitano una risposta collettiva di ampio respiro da parte della “comunità educante”.
Proprio per capire quale fosse la cultura della comunità locale al riguardo, parallelamente allo svolgimento dei due progetti, si è pure effettuata una ricerca finalizzata a comprendere il fenomeno del bullismo tra i giovani e la percezione che hanno i giovani e gli adulti presenti sul territorio. organizzazioni locali. Essa è stata presentata dalla prof.ssa Maria Ausilia Mancini, presidente della Associazione Ti Accompagno, che ha seguito il processo di ricerca assieme a tre collaboratrici e ne ha tratto i risultati. Ella ha voluto esortare i docenti presenti a non accontentarsi di guardare i “comportamenti”, ma di osservare gli “atteggiamenti” dei giovani per poter comprendere come aiutarli nel ridurre le loro ansie e insicurezze che spesso sono alla base di reazioni di controdipendenza o di violenza.
I dirigenti scolastici dell'IC di Fiuggi e Acuto delle Scuole di Fiuggi: la prof.ssa Augusta Colandrea, e dell'Istituto alberghiero, la prof.ssa  la Patrizia Bottari e la prof.ssa Flavia Colonna vicario al Liceo scientifico sono intervenuti a testimoniare come si è svolta la ricerca nelle proprie scuole e a commentare i risultati presentati.
Il bullismo è un fenomeno che tende a crescere e che influenza anche i più piccoli e si fa strada anche tra il sesso femminile. La percezione della illegalità è diffusa forse più negli adulti che tra i giovani; la mancanza di prospettive per il lavoro futuro preoccupa gli studenti più grandi che sperano di lasciare quanto prima il proprio luogo di nascita e ambiscono ad avere più soldi per comprare cose superflue che però consentano loro di sentirsi “qualcuno” ed essere accolto nel gruppo amicale. La famiglia e gli amici costituiscono un rifugio più sicuro, mentre le istituzioni riscuotono un bassissimo grado di fiducia. La Polizia di Stato, che è intervenuta al convegno con un accorato invito a rivolgersi ad essa per segnalare ogni abuso, si è unita all'invito del Prefetto che ha segnalato il nuovo servizio di SMS con cui comunicare ogni atto di illegalità si renda visibile (430002 Frosinone).
L'ing. Festa, vicesindaco di Fiuggi, ha aperto e concluso il Convegno, dicendosi molto soddisfatto di aver portato a termine un progetto complesso e realizzato con una metodologia come quella della formazione-intervento a cui oramai i Comuni come Fiuggi, appartenenti all'Associazione dei Comuni della provincia di Frosinone (SERAF), sono abituati.
I tecnici del Comune, gli operatori della Cooperativa H Anno zero e gli stessi giovani con disabilità che loro assistono hanno potuto partecipare alla realizzazione dei due progetti sviluppando così un apprendimento anche sui processi da gestire. Ciò sarà loro molto utile anche in futuro. La prof.ssa Ivetta Ivaldi dell'Università di Roma La Sapienza, e past president della Società italiana di Ergonomia ha infatti voluto sottolineare che “fare bene le cose” , “preoccuparsi di come le persone possano stare bene”, “rispettare la capacità di tutti di partecipare ad un progetto comune” sono tutte condizioni che allontanano le tentazioni di svolgere azioni negative nei riguardi di se stessi, dei coetanei e della stessa comunità in cui si vive. 
Nelle conclusioni tratte dall'ing. Festa vi è stato l'invito per tutti i numerosi studenti presenti di vistare i locali ristrutturati e dialogare con le persone con disabilità che vi opereranno nelle ore di assistenza di cui godono.