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Organi istituzionali

La Struttura Organizzativa di SER.A.F.

<p>la struttura articolata per Divisioni e per Servizi</p> SER.A.F. è una parte importante di un'ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE presente in provincia di Frosinone.
Il modello O.T. di Renato Di Gregorio è maturato in dieci anni di esperienza e studio organizzativo al servizio della Pubblica Amministrazione Locale. Il primo esempio di tale Organizzazione è stata sperimentata in Sardegna, con i Comuni della Gallura e dell'Anglona in provincia di Sassari a partire dal 1999.

SER.A.F. è un'aggregazione di Comuni che circoscrive un territorio su cui si vuole costituire un'Organizzazione Territoriale. Essa costituisce una evoluzione del modello sperimentato in Sardegna, proprio per l'estensione della sua base associativa e degli studi sviluppati presso l'Università di Cassino, nel Corso di Specializzazione per "Esperti di sviluppo locale" nel 2000, nel Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione con gli insegnamenti di Sociologia dell'Organizzazione e di Organizzazione Aziendale, a partire dal 2002, nel master per Esperti di Organizzazione di Sviluppo Locale (Raggi) nel 2007 e di Esperti di Organizzazione per lo sviluppo Locale (Raggi2) e in Comunicazione dello sviluppo locale (Luce1) nel 2008.

SER.A.F. si configura come un'Organizzazione Divisionale articolata in tante "Divisioni", quanti sono le Aree di Business Distintivo (ABD), cioe i sub territori che hanno una caratteristica distintiva. Essa è poi strutturata per "Servizi",tanti quanti servono per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio comune. Realizzare servizi comuni, ma con una logica di "rete professionale" risponde alle esigenze di fare economia di scala, di ottimizzazione della qualità, di omogeneizzazione delle soluzioni organizzative, professionali e tecnologiche.

La soluzione teorica è stata illustrata nella sua evoluzione a partire dal 2000, nei diversi convegni scientifici realizzati dall'Istituto di Ricerca sulla Formazione - Intervento® (www.formazioneintervento.it/convegni). La sua piena applicazione sul territorio laziale, nelle province di Frosinone e di Latina, è stata presentata il 18 di gennaio 2007 a Morolo (ibidem).

Essa, nel corso del 2015 ha avuto una ulteriore evoluzione perché l'esperienza maturata sui "Cammini" ha consentito di identificare un'ABD trasversale alle prime due ABD (per area e per servizi) e che segue il "Cammino" per cui sviluppa una O.T. finalizzata ad ottimizzare il sistema "Cammino" lungo tutta la traiettoria del suo percorso.

Nel 2017 questa evoluzione organizzativa si salda con l'approccio ergonomico e punta a trovare soluzioni che rendano sicuro e percorribile il Cammino per i diversi target che lo percorrono ( si veda il Convegno di Cassino su Ergonomia del  Cammino del 2017, e quello al CNR del 2018.